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Sala 10. Le oreficerie
Le pareti di questa sala sono dipinte con paesaggi e ville extraurbane della famiglia Corsini, forse opera del pittore Stefano Fabbrini, di cui si conosce un credito nel 1761 per decorazioni eseguite nel palazzo. Tra gli oggetti d’arte orafa esposti in questa sala, spiccano il calice quattrocentesco con piede polilobato che un’iscrizione sullo stelo indica provenire dalla Compagnia di Gaville, nel Valdarno aretino, e il coevo elegante reliquiario in cristallo di rocca, rame e argento dorato. Due oggetti del tardo 1600 provengono dalla bottega fiorentina di Francesco Vandi, la croce astile in argento di ignoto donatore di cui compare lo stemma sul retro e il calice donato dal pievano Stefano Lampaggi. È anche da segnalare il calice prodotto nella bottega fiorentina “all’insegna del pappagallo”.